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Principe E
Nato nel 1988 da Poppy, Prince E era un membro della cosiddetta famiglia PA, che fu avvistata e fotografata per la prima volta nel 1973 da Cynthia Moss, una pioniera ricercatrice di elefanti che lavorava con Amboseli Trust For Elephants.
Cynthia Moss ha trascorso molti anni a monitorare e registrare gli elefanti e ha pubblicato le informazioni più preziose su questi magnifici animali. Nei primi anni dello studio, Cynthia stava calcolando quante famiglie c'erano nella popolazione e chi apparteneva a un branco. Man mano che le femmine adulte venivano fotografate e la composizione dei gruppi registrata, i raggruppamenti iniziarono ad emergere come famiglie. A ciascuna di queste famiglie è stata poi assegnata una lettera dell'alfabeto. Così la prima famiglia fotografata divenne la famiglia 'A', la successiva la famiglia 'B' e così via. Famiglia P molto probabilmente a causa delle dimensioni e di alcune differenze suddivise in gruppo PA e PC.
Il principe E apparteneva alla famiglia PA durante i suoi primi anni, ma come tutti i maschi, non appena raggiunta la maturità sessuale si avventurò da solo. I giovani maschi si assoceranno maggiormente ad altri tori e si avventureranno con loro. Esiste una rigida gerarchia di dominanza tra i tori in una data area, che viene acquisita e mantenuta dall'età, dalla forza e dalla presenza di "musth", un periodo di accoppiamento altamente ormonale.
Nonostante le ipotesi iniziali dei ricercatori, i tori hanno in realtà un'organizzazione sociale complessa. Si associano casualmente a gruppi vacca-vitello e si sposteranno tra i gruppi alla ricerca di femmine in estro. Una volta che un toro ha trovato una femmina, ne "esamina" l'urina oi genitali, usando la punta del tronco per portare l'odore alla ghiandola specializzata (l'organo di Jaboson) nel palato. Questo test gli fornisce informazioni sullo stato ormonale della mucca. Il corteggiamento dura fino a pochi giorni, con il toro che occasionalmente si accoppia con la femmina e la protegge dalla sollecitazione di altri tori - a volte anche combattendo come nel immagine qui sotto.
Credito fotografico e testo: Cynthia Moss, Amboseli Trust For Elephants, Robbie Labanowski